mercoledì 22 maggio 2013

#10/ Ite nos lassat su fogu [TESTO/LYRICS]

Skasico
Terapia (2004)
Traccia 10

Tipico scenario osceno di un festivo lugubre
sotto questo cielo estivo calano le tenebre
su asfalto e campagna l’ombra opaca del canadair
camioncini rossi sfrecciano a sirene spianate
poliziotti ovunque strade bloccate
la temperatura sale intenso calore
fastidioso odore ormai da troppe ore
agghiaccianti poi i postumi dei fuochi spenti
vallate fumanti chiazze verdi tra i  monti
i pochi residui immagini sconfortanti
questo è il male di Sandalia presa a calci
‘sti bastardi di piromani vogliono affumicarci
morte istantanea di macchia mediterranea
furia incendiaria che la mia terra dilania
si potrà spegnere ogni incendio che si appiccherà
ma resta sempre acceso il fuoco dell’avidità!!

A chie cheret de calvone, a chie cheret de chixina, fogu, fogu…

scenari che disturbano la quiete
acqua dal cielo sulle fiamme ma ‘sta terra ha ancora sete
accorrete tutto brucia qua c'è chi piange e sgomita
chilometri di macchine in fila lo spettacolo mortifica
bestemmie a raffica su chi  ha dato
fuoco, tutti hanno domande "chi è stato?"
noto nubi nere espandersi in cielo tutti che l'osservano
telegiornali annunciano che altre terre bruciano
e sto in silenzio e mi continuo a chiedere
per quale scopo la mia terra è andata in cenere
rabbia da espellere non mi darò mai pace
ma chi ha gridato cenere la voce resta anonima
si potrà spegnere ogni fuoco che si appiccherà
ma resta sempre acceso il fuoco dell'avidità!!
A chie cheret de calvone, a chie cheret de chixina, fogu, fogu…

Ite nos lassat su fogu, nos lassat su fogu, cando che colat bruxende che colat bruxende, sos animales penende los lassat penende, sididos famidos sididos de sidis morzende ;

Terra che brucia terra che arde
quante tante vite smarrite altre finite in parte
è tutta colpa del fuoco, colpa dell’uomo troppe ombre
oscurano il cielo, formano un velo di morte;
sos puzzoneddos timende si pesant in bolu,
fuent in mesu a su fumu chi pesat su fogu
sa mama chilchende sos fizzos sos fizzos sa mama
torrant et accattant su logu e su nidu bruxadu.

Rosso fuoco, terra nero pece
questi i colori di un disegno troppo atroce

i cui artefici appartengono a una specie
di persone dall’animo rapace
voglion speculare sopra le nostre vite
costruiscono alberghi su radici annerite
è stata fatta una legge sbagliata
non si può costruire sulla terra bruciata
badate bene il suo effetto è contrario
ora si brucia la terra del proprio avversario
e resta occulto il volto di chi ci guadagna
e intanto brucia la mia terra si Sardegna
un progetto studiato senz’anima
Sandalia soffre gronda cenere ed esanima
si potrà spegnere ogni incendio che si appiccherà
ma resta sempre acceso il fuoco dell’avidità!

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